La maggior parte dei corsi di laurea (sia triennali che magistrali) prevede nel piano di studi un tirocinio, negli anni, infatti, quella che era un’opzione è diventata una scelta obbligata. Il tirocinio dovrebbe rendere più dinamico un percorso di studi affiancandolo ad un’esperienza pratica lavorativa. Oltre ai numerosi enti e aziende italiane che già hanno una convenzione con l’ateneo e i singoli corsi di laurea, ci sono molte organizzazioni internazionali per cui si può inviare una domanda durante il proprio percorso di studi o da neolaureati (adatti non solo a studenti e studentesse di lingue o relazioni internazionali, ma a tutti i percorsi di studio). Tenendo conto dei requisiti richiesti da ogni organizzazione, delle scadenze dei bandi e della coerenza col proprio percorso di studi, fare uno stage all’estero può rappresentare un’ottima opportunità di crescita.
Scambi Europei e Stage4Eu sono solo alcune fra le pagine più conosciute che aggiornano quotidianamente i lettori sulle opportunità in Europa e nel mondo. Bisogna tener presente che molti tirocini prevedono un rimborso spese mensile o uno stipendio vero e proprio, quindi anche se non si riesce ad accedere ad una borsa di studio ci si può autofinanziare.
* N.B. Se si sceglie di fare domanda grazie al bando Erasmus+ Traineeship (altra opportunità da tenere in considerazione) bisogna fare attenzione all’ente scelto, in quanto “non sono eleggibili le istituzioni comunitarie, incluse le
Agenzie europee, gli organismi che gestiscono programmi comunitari
(http://europa.eu/about-eu/institutions-bodies/index_en.htm), le rappresentanze diplomatiche
(ambasciate, consolati etc.)” e bisogna tenere in considerazione la scadenza dello stesso (ad UNISA, lo scorso anno, è stato presentato ad ottobre con scadenza a dicembre).
Uno dei bandi attualmente attivi è quello pubblicato dall’OCSE (o meglio OECD, Organization for Economic Cooperation and Development).
Cos’è?
“L’ Ocse è un’organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico ed un’economia di mercato. L’organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva che consente un’occasione di confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni, l’identificazione di pratiche commerciali ed il coordinamento delle politiche locali ed internazionali dei paesi membri” .
Dove si svolgono i tirocini e chi può fare domanda?
La sede operativa è a Parigi, ed è proprio lì che i futuri tirocinanti potranno svolgere da 1 a 12 mesi di lavoro. La retribuzione mensile è di circa 1000 euro. La conoscenza dell’inglese e/o del francese risulta tra i requisiti essenziali: se avete intenzione di fare la domanda, e non necessariamente nel breve termine, il consiglio è quello di iniziare a pensare ad una certificazione linguistica. I settori di riferimento per i quali si può inviare la candidatura sono molteplici, fra i circa 600 tirocinanti che ogni anno vengono selezionati, i background sono fra i più disparati. Le aree per le quali si lavorerà vanno dall’intelligenza artificiale all’ambiente, ma anche, e ovviamente, quella economica, finanziaria, statistica, dell’agraria, delle pubbliche relazioni e della traduzione.
L’application è un processo che richiede la registrazione sul sito di OECD con annessa cover letter, solo se si verrerà selezionati, dopo questo primo step si potrà accedere ad un colloquio. Inoltre nel caso dell’OCSE, il tirocinio è rivolto a studenti, non a neolaureati.
Per approfondirehttps://www.oecd.org/careers/internship-programme/.
Nei prossimi articoli verranno illustrate altre opportunità e bandi ancora attivi per studenti e neolaureati.